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Claude Monet – The Immersive Experience

Una meravigliosa esposizione site specific con realtà virtuale ed esperienza immersiva alla scoperta dell’arte impressionista del pittore francese.
Dal 20 maggio 2021 a Napoli si può partecipare ad un’altra bellissima mostra dedicata ad un grande pittore: Claude Monet. Si tratta di una “Immersive Experience” nella Chiesa di San Potito, nelle vicinanze del Museo Archeologico Nazionale, visitabile fino al 20 ottobre.

La seicentesca Chiesa di San Potito, nel suo contesto molto suggestivo, ospita la mostra che ha fatto tappa in tante altre città prima di approdare a Napoli. Dopo BruxellesBarcellona, Milano e Torino, l’esposizione ci meraviglierà nella nostra città, fondendosi magistralmente nella location e rendendo irripetibile l’esperienza.

Visitando “Claude Monet: The Immersive Experience” potremo utilizzare la realtà virtuale con i visori e molta altra tecnologia per apprezzare le opere dell’impressionismo che ci vengono presentate, immergendoci in esse a 360°. La mostra si estende in oltre 1000 metri quadri di schermi tra colori e giochi di luce.

Vengono mostrati più di 300 quadri di Monet  che, con l’uso di 100.000 immagini usate per animare il suo lavoro su 60 proiettori, ci regalano un’esperienza che ci risveglierà i sensi, donandoci un modo innovativo per apprezzare e vivere l’arte. Prenderanno vita i Giardini di Giverny con le ninfe ed i ponti colorati e si potrà vedere anche l’Atelier del pittore.

Ovviamente i famosi giochi di luce dei suoi quadri saranno i protagonisti: li vedremo nel dipinto Donna con l’ombrellone o nei suoi famosi Papaveri, ma anche nei noti quadri che immortalano la Cattedrale di Rouen, rappresentata in diverse angolazioni ed in diversi momenti della giornata. Anche il Parlamento di Londra e la  Stazione di Saint-Lazare sono protagonisti di una serie di quadri.

Il Giardino dei fiori, detto Clos Normand, di Giverny, una proprietà acquistata nel maggio 1883 dal pittore e trasformata in un magnifico e rigoglioso giardino, fu anche fonte di un’ispirazione simile e alimentò il suo fascino per la luce del giorno. I suoi tanti dipinti di ponti, come quello cosiddetto giapponese del famoso Lo stagno delle ninfee, armonia verde, lo possono attestare. Questa magnifica proprietà è ricostruita nella mostra, attraverso i suoi ponti, sui quali i visitatori possono fotografarsi.

 

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